Evento Hmidea: Mostra Fotografica di Silvia Valle !

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  1. antopozzi
     
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    Sembra impossibile che la fotografia possa rappresentare il tempo, così ineffabile e sfuggevole ad ogni tipo di misurazione, anche quella dell'orologio! Certo, una clessidra, un orologio o altri strumenti del genere potranno farci pensare al suo scorrere, però difficilmente potranno magicamente portarci indietro o avanti nel tempo. La fotografia, quindi, ha bisogno di trovare e catturare dei segni, magari anche piccoli, che portino il nostro intimo alla nostra immagine interiore del tempo. Silvia ha scelto, per esempio, le crepe sul muro vecchio della zona centrale, dove possiamo scorgere le pietre, i mattoni e dove la crepa stessa sembra quasi rappresentare la fatica e il peso che a volte lo scorrere del tempo porta con sé. Personalmente, anche la foto dei panni stesi riporta la mia memoria ai tempi in cui, bambina, li vedevo abitualmente svolazzare dai balconi delle case. Certo, la foto è datata 2018, ma l'emozione con la quale l'ho raccolta, è del passato: ha fatto leva su un'immagine della mia infanzia.
    Anche il bianco e nero, per la verità tornato in auge negli ultimi anni, riporta emotivamente al passato, quando il nostro guardare conosceva il colore, ma fotografie e televisione ci insegnavano indirettamente a intravedere il mondo nelle sfumature di bianco e di nero.
    La fotografia della passeggiata sul lungo Po, con un signore in bicicletta che quasi in solitaria, percorre il suo spazio in una bella giornata di sole, a me induce a pensare allo scorrere stesso del tempo, al suo collegamento col passato e col futuro, come se metaforicamente questa persona stesse collegando, non due precisi punti geografici, ma due momenti temporali: da un lato il passato e dall'altro il futuro.
    Infine, sempre riferendomi all'ispirazione datami da Silvia, impossibile non percepire il futuro nel movimento - perfino un po' troppo veloce - del tempo, nel suo correre senza permetterci quasi di vedere, afferrare, capire... rendendolo, in modo sublime, misterioso e fuggevole, spaventoso eppure affascinante...
    Forse mi sono dilungata, ma concludo dicendo che in questa corsa inesorabile, ciò che del futuro consola è vedere la foto dei papaveri rossi in primo piano rispetto alle costruzioni moderne... chissà, forse è il segno che il passato continuerà ad avere un posto speciale anche nel futuro super tecnologico e moderno al quale andiamo incontro?
     
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14 replies since 25/8/2018, 16:32   645 views
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